1973-1980
L’intento dell’artista è qui quello di privilegiare e filtrare il momento riflessivo nei propri processi espressivi. Egli così ci presenta insieme sia il progetto dell’opera scultorea da creare che l’oggetto realizzato: la prima fase, attuato su carta o su tela, è l’idea, il principio del lavoro, e ci informa sulla misura, sul colore e sulle varianti costruttive dell’oggetto, segnate sul fronte, lato e base; il secondo stadio è l’oggetto in ceramica, ovvero la realizzazione, la materia formata, scavata e colorata. L’artista ha scelto per le sue sculture in terracotta forme geometriche pure, come ad esempio il cubo, la sfera, la piramide, e colori cromaticamente neutri e poveri, come la ramina o il manganese, per porre immediatamente il fruitore nella condizione di analizzare, osservare, comprendere l’opera piuttosto che ancorarlo al piacere durante la contemplazione della bella forma ceramica. Scavare, svuotare e rilevare una parte sono operazioni che si effettuano principalmente nella scultura e che L’Acqua ha invece concettualizzato e applicato alla ceramica.